All’arrivo, all'areoporto, veniamo accolti da Debora che ci dà subito le informazioni sul nostro soggiorno. Facile viaggiare in questo modo! Siamo soliti improvvisare e magari modificare o “arrangiare” i nostri programmi, ma ogni tanto sono contenta di non dover pensare a niente.  

Il  resort si trova a dieci minuti dall’aeroporto e la navetta è lì pronta per noi. Saremmo potuti anche andare a piedi, tra l’altro noi viaggiamo leggeri. Abbiamo un trolley ciascuno e raramente abbiamo il bagaglio da mettere in stiva. Prima di essere turisti siamo motociclisti!

Riu Karamboa sorge sulla spiaggia, è stato completamente ristrutturato ed è nuovissimo. Facciamo il check in ed andiamo subito a pranzare, ci sono due ristoranti centrali, due in spiaggia e tre tipici gourmet asiatico e...toscano! Noi ci fermiamo al primo ristorante che troviamo. Ovviamente c’è di tutto, le persone che servono sono gentili, molto professionali e attente ai bisogni dell’ospite. 

Dopo pranzo andiamo in camera per sistemare i nostri bagagli, ci cambiamo e andiamo in spiaggia. Abbiamo chiesto una camera ad un piano alto e siamo stati accontentati. Il villaggio è comunque tutto molto basso a due o tre piani, si mimetizza con l’ambiente anche nei colori. 

La sabbia non è bianca o rosata come quella delle Maldive ma è chiarissima, il mare è verde smeraldo, sarà per questo che l'arcipelago si chiama Capo Verde? C’è molto vento, questo è il luogo perfetto per chi ama gli sports con le vele. Noi cerchiamo un luogo più riparato e alla fine, abbandonato il centro del villaggio con la piscina e tutte le varie comodità, ci spostiamo nella parte più defilata della spiaggia vicino alla baracca del diving. Ci prendiamo due lettini ed iniziamo il nostro primo bagno si sole invernale.