Arriviamo all'aeroporto di Stansted alle 8.15 con il volo da Pisa partito alle 6.00.

In treno raggiungiamo la stazione di Liverpool Street e, a piedi, ci avviamo verso l'hotel che dista soltanto dieci minuti di cammino.

In realtà impieghiamo molto di più perchè nel navigatore impostiamo Novotel London Bridge invece di Novotel Tower Bridge.

Arrivati alla reception lasciamo i nostri bagagli e ci avviamo a trascorrere il nostro primo giorno a Londra.

Andiamo subito a fare colazione in un locale vicino, chiamato Carter's ed io mi tuffo nella vita londinese con uova, bacon e caffè americano. Rifocillati siamo pronti per Westminster.

Prima tappa il Big Ben, il Palazzo del Parlamento, il London Eye. Attraversiamo poi St. Jame's Park e raggiungiamo Buckingam Palace. La Regina non è in casa, si fa per dire, lo si capisce dalla bandiera. Quella che sventola fuori il palazzo è la Union Flag e non lo stendardo reale. In effetti sappiamo che sua maestà è a Balmoral, nella residenza estiva, in Scozia. Sappiamo anche, dai media, che non sta molto bene e ci dispiace.

Davanti Buckingam Palace c'è il memoriale della Regina Vittoria (per conoscerla meglio consiglio la biografia di Carolly Erickson  "La piccola Regina").

Nel parco di St. James ci sono alcuni memoriali che segnano i luoghi dove andava a correre o a camminare la Principessa Diana.

Ci spostiamo poi a Trafalgar Square e al Theatre District, la China Town londinese. Raggiungiamo Piccadilly Circus e mettiamo un piede nel quartiere di Soho, ma non lo visitiamo, ci torneremo nei prossimi giorni.

Seguendo il corso del fiume torniamo al nostro hotel che si trova nella City, vicinissimo al Tower Bridge (infatti si chiama proprio così: Novotel Tower Bridge) è di fronte alla fermata della Circus  (metro linea gialla) Tower Hill.

Usciamo nuovamente per cena, attraversiamo il Tamigi sul Tower Bridge ed andiamo dalla parte di Potters Field Park a vedere i vari ristoranti.

Barti e Nu ne avevano scelto uno, consigliato da una loro amica, ma Robi ha insistito per mangiare da Five Guys, così, per sciupare un po' la giornata che sarebbe stata troppo bella.